ANNO 14 n° 119
Giovedì Web Obama arriva a Cuba
con Google e Airbnb
di Samuele Coco
24/03/2016 - 02:00

di Samuele Coco

VITERBO - La fase di normalizzazione dei rapporti tra Cuba e Washington è iniziata già da qualche mese, ma la visita di Obama sul suolo cubano sta già scrivendo un pezzo di storia contemporanea, visto che l’ultimo a visitare La Havana fu il presidente Coolidge nel 1928. Da quella data ad oggi il mondo e il contesto economico sono cambiati radicalmente, ma l’affascinante isola caraibica è rimasta praticamente immutata. Lo sanno bene le moltissime aziende americane che confidano nella fine dell’embargo per poter entrare nel nuovo e profittevole mercato cubano.

In questa storica visita, infatti, non c’era solo il presidente americano a parlare di opportunità per la nuova Cuba che verrà, ma anche due rappresentanti di Google e Airbnb, due colossi che contano di fare affari con l’arrivo di internet sull’isola. Va precisato che internet a Cuba c’è già, ma costa carissimo, due dollari l’ora, ovvero lo stipendio di due giorni di lavoro di un cubano medio. Inoltre, la qualità della rete è pessima a causa dell’assenza di una connessione via cavo, così con il solo satellite a gestire il traffico di rete è praticamente impossibile contare su una connessione veloce e stabile.

In merito a questo, i giovani cubani fanno molto affidamento sull’arrivo delle compagnie americane sull’isola, essendo convinti che grazie agli investimenti che verranno fatti, sarà finalmente possibile essere connessi con il mondo anche sotto questo aspetto. Come detto, a fare il primo passo saranno Google e Airbnb. La prima ha già annunciato di essere al lavoro con il governo cubano per la creazione di nuovi hot-spot gratuiti in giro per la città: fornire accesso libero e gratuito è il primo passo per digitalizzare il popolo cubano. Airbnb invece ha già ottenuto un primo grande passo: dal 2 aprile ci saranno quattromila annunci di stanze e abitazioni private cubane.

''Airbnb è stata costruita nella convinzione che apparteniamo a qualsiasi posto del mondo. Ora siamo in grado di offrire la stessa esperienza ai viaggiatori di ogni Paese, mentre faremo la nostra parte per consentire a Cuba di rimanere così unica e speciale'' con queste parole Nathan Blecharczyk, cofondatore di Airbnb ha commentato l’arrivo del servizio a La Havana. La paura di molti, turisti e non, è che si perda proprio quel carattere originale che ha contraddistinto da sempre l’isola caraibica. Probabilmente arriveranno tante aziende e si formerà un nuovo grande mercato, ma credo che sia ancora troppo presto per affermare che Cuba stia davvero cambiando.

 





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